Rugby per bambini: i buoni motivi per scegliere questo sport

GENITORI E FIGLI

Pubblicato il: 21/02/2019


Rugby, la disciplina che aiuta a crescere

Negli ultimi anni il rugby si è molto diffuso, soprattutto tra i bambini. Alla base di questo fenomeno c’è lo spirito educativo che si tramanda insieme alle regole dello sport stesso. Il rispetto dell’arbitro, il non lasciare indietro nessuno, la voglia di giocare per divertirsi, la considerazione degli avversari. Una disciplina sportiva che non soltanto forma il fisico e il carattere, ma educa e aiuta a crescere. Esiste un’attività più formativa del rugby per i bambini?

Uno sport per tutti

Il rugby insegna ai bambini concetti come sostegno, sacrificio e fiducia reciproca. È adatto a ogni tipo di corporatura, dai possenti piloni agli agili mediani di mischia. È un gioco tosto, ma leale, adatto alle bambine e ai bambini e in cui, per mentalità, non si possono contestare le decisioni arbitrali.

Rende più sicuri

Proprio perché il rugby è caratterizzato dallo scontro (seppur regolato), può aiutare a dare sicurezza e a superare il timore del contatto, soprattutto per quei bambini che hanno più paura a esprimere la propria fisicità o ne sono inibiti dalle convenzioni sociali.

Insegna il rispetto

Nessuno all’infuori del capitano può parlare con l’arbitro o contestarlo. Anzi, a differenza di quanto accade nel calcio, se qualcuno lo fa, tutta la squadra viene penalizzata. Quindi il gruppo paga per le intemperanze di uno. E dopo la gara, arriva il cosiddetto terzo tempo, in cui trionfa la convivialità e l’amicizia tra le squadre avversarie, arbitro compreso.

Favorisce lo sviluppo psico-motorio

Fino ai 12 anni, si gioca senza porte, mischie, rimesse laterali, colpi e con numero ridotto di giocatori, maschi e femmine insieme. L’allenamento verte su correre, saltare e rotolare per apprendere funzionalità che possono tornare utili anche nelle altre attività sportive.

Agevola i rapporti interpersonali

Il rugby aiuta a costruire legami solidi e duraturi dentro e fuori dal campo. Ogni giocatore tende a ricrearlo in ogni ambito, famigliare, lavorativo, ricreativo in cui si trova con buoni risultati in termine di aggregazione sociale.

 

 

 

 

 

 

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