Perché mangiare pesce fa bene

ALIMENTAZIONE

Pubblicato il: 09/11/2018


Mangiare pesce aiuta ad invecchiare meglio

Buono e salutare, il pesce è un vero toccasana per la linea, la bellezza e la salute. È un alimento prezioso per la sua digeribilità, per il notevole contenuto di proteine ad alto valore biologico, di minerali e vitamine e per la particolare composizione in grassi. Il ferro contenuto nei frutti di mare può servire per rinforzare i capelli e lo zinco gioca un ruolo fondamentale nel ringiovanimento delle cellule cutanee, mantenendone idratate le pareti e rendendo la pelle priva di macchie o difetti causati dall’accumulo di grassi nocivi. Bastano due o tre porzioni a settimana per fare il pieno di tutte le eccellenti virtù del pesce, preziose per il buon funzionamento dell’organismo. Ma scopriamo di più sul perché mangiare pesce fa bene e tutti i benefici che apporta.

Protegge il cuore

La prima ragione per mangiare pesce chiama in causa il cuore, che ne trae un indubbio beneficio e riduce il rischio di infarto e ictus. I pesci sono fonte di proteine nobili e sono ricchi di Omega-3, gli acidi grassi buoni, fondamentali per la salute del cuore, dei vasi sanguigni e per favorire la normale formazione delle membrane cellulari. Gli Omega-3, inoltre, contribuiscono a limitare le infiammazioni che possono favorire i processi di arteriosclerosi, mettendo a rischio le arterie, contrastano l’ipertensione e l’aumento dei trigliceridi nel sangue. L’ideale sarebbe consumare le varietà ittiche più ricche di Omega-3, come lo sgombro.

Ha un effetto anti age

Il pesce, soprattutto quello azzurro (sardine, alici, sgombri, aringhe, salmoni), assicura elevate quantità di grassi essenziali che esercitano una straordinaria azione antiossidante. Ricco di vitamina E e minerali (selenio, zinco e rame) contribuisce ad ostacolare l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare, e stimola l’azione antiaging.

Favorisce il corretto sviluppo del cervello

mangiare pesce

Mangiare pesce fa bene al cervello: a confermarlo è uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine in cui sono state analizzate 260 persone che, oltre a fornire informazioni sulla loro dieta alimentare, si sono sottoposte a una risonanza magnetica al cervello. Ne è stato dedotto che mangiare pesce una volta alla settimana, meglio se alla griglia o al forno, aumenta dal 4 al 14% il volume delle aree cerebrali connesse alla memoria e alla cognitività. Dello stesso avviso anche una ricerca apparsa sull’American Journal of Epidemiology: un adeguato apporto di acido docosaesaenoico (DHA), presente nel pesce, è associato a un corretto sviluppo del cervello e della vista nei bambini. Al contrario, una carenza di DHA nelle mamme in attesa e nei primi mesi di vita del neonato, si traduce in punteggi intellettivi più bassi e in una capacità visiva più limitata.

Migliora l’umore

Gli Omega-3 (in particolare del tipo EPA, o acido eicosapentaenoico, che si trova perlopiù nel pesce) potrebbero influenzare positivamente l’umore, riducendo l’ansia e i sintomi associati alla depressione, compresa quella post partum. Aumentare il consumo di cibi ricchi di EPA potrebbe rappresentare un valido aiuto come forma di prevenzione o come parte della cura di tali disturbi.

Aumenta la materia grigia

mangiare pesce

Da sempre si sente dire che mangiare pesce fa bene alla memoria. E tutto questo grazie alla presenza di fosforo, di cui il pesce sarebbe ricco. Tuttavia, l’effetto non sarebbe mai stato provato del tutto, facendo di questo detto una sorta di luogo comune. Secondo gli scienziati i benefici sono dovuti ai famosi acidi grassi essenziali Omega-3 che si trovano in buone quantità in alcuni tipi di pesce ma anche in alcuni oli vegetali, frutta secca e semi oleosi. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Neurology, nelle persone che mangiano abitualmente pesce si riscontra una maggiore quantità di materia grigia (che è la parte del cervello associata alla memoria e alla capacità decisionale). Il consumo regolare di tale alimento aiuta a preservare l’integrità e il funzionamento del cervello. E non solo: l’assunzione di pesci grassi o di integratori a base di olio di pesce potrebbe anche ridurre il progredire dell’Alzheimer.

Questo sito prevede l'utilizzo dei cookie. Continuando a navigare si accetta il loro utilizzo. OK Maggiori Informazioni